Le Assicurazioni motore dei superbonus al 110%?
Cresce l’attesa per il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sulla cessione del credito di imposta e sul ruolo primario che potrebbero giocare le Compagnie assicurative nella partita, intanto già è certa la funzione di tutela che diversi contratti assicurativi saranno chiamati a svolgere per consentire la realizzazione degli interventi.
La cessione del credito di imposta alle Compagnie
Il decreto “Rilancio” (decreto legge 19 maggio 2020, n.34) dovrà essere convertito in legge entro il 18 luglio 2020 ed entro 30 gg dalla sua pubblicazione verrà pubblicato anche il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, che regolerà la parte più importante dei nuovi superbonus, ovvero il credito di imposta che potrà essere ceduto ad Istituti finanziari o alle Compagnie assicurative, così come previsto dall’art.119 lett. 4.
Le principali Compagnie assicurative operanti in Italia attendono con grande attenzione di capire quali saranno le regole del gioco stabilite dall’Agenzia delle Entrate. Non tanto per l’interesse diretto nell’operazione “finanziaria” della cessione del credito di imposta, che se realizzabile vedrebbe coinvolte le ingenti somme di liquidità che solitamente le Assicurazioni hanno da impiegare (anche se la volatilità dei mercati finanziari degli ultimi mesi ha generato un grosso impatto negativo sulla gestione finanziaria imponendo importanti svalutazioni di asset in portafoglio) ma che al momento per la sua natura finanziaria sembra più realizzabile per gli Istituti Bancari piuttosto che per le Compagnie Assicurative, quanto per il ruolo di primo piano che le Compagnie gestendo la cessione del credito potranno assumere nella gestione di tutti i contratti assicurativi legati ai superbonus.
La detraibilità delle assicurazioni sugli eventi calamitosi
L’art. 119 del D.L. 19 maggio 2020 prevede innanzitutto un importante beneficio fiscale che riguarda i premi di assicurazione che hanno per oggetto eventi calamitosi: se il 1° gennaio 2018 era stato introdotta la possibilità di usufruire di una detrazione del 19% sui premi a copertura di tali rischi per le unità immobiliari ad uso abitativo e relative pertinenze, con il decreto rilancio in caso di cessione del credito di imposta ad un’impresa di assicurazione, la contestuale stipula di una polizza a copertura del rischio di eventi calamitosi sui fabbricati oggetto di intervento è detraibile nella misura del 90 per cento.
L’obbligo dei tecnici di stipulare polizze di RC Professionale per le asseverazioni
Il medesimo articolo del decreto rende inoltre indispensabile le asseverazioni dei tecnici per la cessione o lo sconto del credito d’imposta, prevedendo per gli stessi l’obbligo di stipula una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle attestazioni o asseverazioni e che non dovrà essere inferiore a € 500.000. Ciò ha il fine di garantire, secondo la norma, i clienti e lo Stato dai danni eventualmente provocati dall’attività prestata.
Tale tipologia di danno conseguente ad una errata asseverazione è da annoverarsi tra le perdite patrimoniali, ovvero quei pregiudizi economici non conseguenti a danni corporali o materiali che può subire un terzo, non sempre ricomprese nei contratti base di Responsabilità Civile professionale dei tecnici o talune volte prestate con dei sottolimiti; inoltre sarà opportuno verificare se le perdite patrimoniali sono prestate in forma nominata (ovvero sono ricomprese solamente le fattispecie elencate) oppure in forma generica con la presenza però di determinate esclusioni, pertanto in entrambi i casi potrebbe essere necessaria un’estensione specifica ai contratti in essere.
Da rimarcare poi che il decreto prevede delle sanzioni amministrative pecuniarie da euro 2.000 a euro 15.000 per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa dal tecnico, inassicurabili in quanto è fatto divieto alle compagnie di assicurazioni di garantire agli assicurati le perdite patrimoniali derivanti da multe e ammende inflitte direttamente agli stessi, in quanto contrasterebbe con l’interesse pubblico.
Il ruolo delle compagnie
In conclusione, le Compagnie saranno chiamate a svolgere una funzione di garanzia per il buon funzionamento del sistema dei superbonus, sia attraverso i contratti assicurativi suesposti previsti dal decreto Rilancio, che tramite tutti i contratti legati al settore Construction, potendo assumere anche un ruolo ancora più importante, ovvero di propulsore finanziario degli interventi, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate renda praticabile la strada della cessione dei crediti di imposta alle Compagnie Assicurative, operazione finanziaria al momento più nel perimetro degli Istituti di Credito.
L’autore è:
Dott. Alessandro Silvestrini