La seconda vita? Vivila in tutta sicurezza
L’Italia è un Paese nel quale la popolazione anziana aumenta in progressione. Le cure mediche fanno la loro parte, ma anche il buon cibo e uno stile di vita che in molti altri paesi ci invidiano. Secondo l’Istat i “Centenari d’Italia” sono oltre 14mila, segno che la speranza di vita è in continua crescita. Basti pensare che appena un secolo e mezzo fa, intorno al 1880, l’aspettativa di vita media superava di poco i trenta anni.
Questo balzo in avanti cambia anche il nostro modo di pianificare le nostre risorse e la nostra vita. Si vive di più e si vive meglio. Ma per farlo occorre mettere le basi: seguendo buone pratiche quotidiane e anche programmando gli investimenti. Questo per fare in modo che l’età avanzata si trasformi in una seconda vita. E la si possa vivere al pieno delle proprie capacità.
Prima regola: mangiare bene
La prima regola da seguire per preservare il proprio corpo è quella di nutrirsi bene.
E questo vuol dire:
• ridurre zuccheri, sale e prodotti industriali;
• selezionare proteine di qualità;
• prediligere alimenti biologici;
• aumentare il consumo di frutta, ortaggi e legumi che svolgono un’azione protettiva di tipo antiossidante contro l’invecchiamento.
Seconda regola: occhio allo stress
Per ridurre le tensioni quotidiane fare costantemente attività fisica.
Dai dati diffusi dal Ministero della Salute, nella Regione europea dell’OMS l’inattività fisica è responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale), oltre a causare:
il 5% delle affezioni coronariche;
il 7% dei casi di diabete di tipo 2;
il 9% dei tumori al seno;
il 10% dei tumori del colon.
Anche l’obesità è un fenomeno diffuso in questa area. Tra gli over 65 l’attività maggiormente praticata è camminare fuori casa, ma è ancora troppo poco il tempo che viene dedicato ad allenare la forza muscolare, l’equilibrio per prevenire le cadute e la mobilità articolare.
Mens sana in corpore sano.
Anche lo stress ha un’importante azione di invecchiamento. Una ricerca condotta dalla biologa molecolare premio Nobel per la medicina Elizabeth Blackburn e dalla psicologa della salute Elissa Epel ha dimostrato come equilibrio psichico e stile di vita incidono sui principali «responsabili» dell’invecchiamento degli esseri umani, i telomeri: delle minuscole porzioni di DNA che rivestono le parti terminali dei cromosomi.
Terza regola: pianificare il proprio futuro
Se entro il 2050 più di un quarto della popolazione europea avrà 65 anni, l’Italia avrà oltre 6 milioni di persone in meno nella popolazione in età da lavoro.
Questo vuol dire che la pressione sul sistema sanitario e previdenziale sarà molto elevata. Avere cura dell’invecchiamento significa anche considerarne la sostenibilità economica futura attraverso investimenti pianificati per tempo. I risparmi custoditi e accumulati per l’età avanzata devono poter coprire un lasso di tempo più lungo per assicurarsi una buona salute e un tenore di vita adeguato.
Soluzioni personalizzate come un piano risparmio e una previdenza integrativa permettono di far fronte con serenità a spese programmate o necessità impreviste e di prepararsi a un futuro sereno nella terza età: un tempo preziosissimo da dedicare a se stessi e alla cura dei propri cari.