Covid-19 e tamponi: quali sono e come funzionano. Tutto quello che c’è da sapere
La campagna di vaccinazione anti-Covid è iniziata ma ovviamente il monitoraggio sui contagi prosegue. Per questo è bene tenere a mente quali sono i tipi di test che vengono impiegati per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2. Ognuno ha infatti caratteristiche proprie in fatto di affidabilità ed efficacia: per questo scegliere lo strumento più adeguato è importante. In base alle previsioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ecco spiegati i test a disposizione e come operano.
Il tampone per il test molecolare
Il molecolare è il tampone naso-orofaringeo è il più affidabile a livello diagnostico. In pratica è l’indagine capace di rilevare il genoma (RNA) del virus SARS-Cov-2 nel campione biologico attraverso il metodo RT-PCR. Si pratica tramite un bastoncino con un batuffolo in cima che raccoglie il muco che riveste le cellule superficiali all’interno del naso e della gola. Si tratta di un test con un altissimo grado di sensibilità e specificità. Il molecolare possiede un’elevata capacità di identificare chi è positivo al virus. Questo significa che si riduce al minimo il numero di falsi positivi. L’ISS ritiene opportuno optare per il molecolare in caso di sospetto sintomatico, di contatto stretto di caso confermato che manifesta sintomi, negli screening degli operatori sanitari, nei soggetti a contatto con persone fragili o per l’ingresso in comunità chiuse o ospedali. Il risultato di questo tampone arriva in tre/sei ore.
Test antigenico rapido
Con l’antigenico il prelievo dei campioni avviene nello stesso modo del molecolare ma con la differenza che gli antigenici rilevano la presenza del virus tramite le sue proteine (antigeni). Da qui la denominazione. Questo test è utile soprattutto per le indagini di screening. L’affidabilità è inferiore al molecolare e può accadere che venga richiesta la conferma di rilevata positività tramite test molecolare. Il risultato è disponibile entro un’ora
Il test sierologico
Qui siamo di fronte ad un approccio diverso. Il test sierologico si basa infatti sull’analisi del sangue del paziente. Può a sua volta essere di due tipi: qualitativo rapido (è sufficiente una goccia di sangue) o quantitativo (con prelievo di sangue). Il primo permette di scoprire se il soggetto è entrato in contatto con il virus e il suo sistema immunitario ha pertanto prodotto anticorpi di risposta. Il secondo, invece, consente un dosaggio specifico degli anticorpi prodotti. Cosa significa? In entrambi i casi si evidenzia la presenza di anticorpi contro il virus e l’eventuale avvenuta esposizione a SARS-CoV-2. Non ci indica, quindi, un’infezione in corso ma ci dice se siamo stati soggetti al virus in passato. Non sostituisce il test molecolare.
Perché è importante sapere?
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