Auto elettriche e il futuro green delle Assicurazioni: come cambia il mondo della mobilità
Il mondo del trasporto, negli ultimi anni, sta vivendo una vera e propria rivoluzione. I motivi sono diversi e riguardano le nuove tecnologie, l’attenzione alla sostenibilità e l’impatto ambientale dei mezzi che quotidianamente attraversano le nostre città.
Il focus in questo 2021 è sui veicoli elettrici. Secondo gli analisti di Berenberg, in particolare, il numero dei veicoli elettrici aumenterà come mai prima d’ora entro il 2030, di pari passo con i cambiamenti legislativi dell’Ue. Gli stop futuri alle vendite di veicoli a benzina e diesel (in UK lo stop è previsto nel 2030) e gli incentivi alla costruzione di postazioni di ricarica, stanno aprendo scenari nuovi di medio periodo che sono corroborati dalle scelte di Cina e Stati Uniti che puntano fortemente sulla mobilità elettrica.
Anche l’Europa si sta muovendo in maniera netta. I costruttori stanno fissando obiettivi sempre più ambiziosi per ridurre il loro impatto ambientale: Bentley, Jaguar e Ford mirano alla vendita di veicoli a zero emissioni zero a partire dal 2030. Anche per questo, gli analisti di Berenberg si attendono 20 milioni di veicoli entro i prossimi quattro anni soltanto nel Vecchio Continente. Sempre secondo le stime, in mercati come Scandinavia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito, i tassi di penetrazione delle auto elettriche dovrebbero essere superiori al 6,7% entro il 2025.
Questa ventata di mobilità green sta cambiando anche tutto ciò che gira intorno alle quattro ruote, sia sul versante dei consumatori che dalla parte delle compagnie assicurative. Iniziamo con i consumatori. Qui arrivano le note di incertezza. I dubbi sull’elettrico per ora rallentano le scelte degli automobilisti. I nodi sono sempre gli stessi: autonomia dei mezzi, costi e postazioni di ricarica delle auto elettriche. Secondo Berenberg queste preoccupazioni possono essere superate in modo facile grazie agli investimenti pubblici e privati.
Sullo sfondo, poi, c’è anche un’altra questione di non poco conto. Come si sta muovendo il mondo delle Assicurazioni riguardo alla mobilità elettrica? Per le Compagnie, infatti, il settore auto è un asset di business fondamentale. Lo dicono i numeri: in Europa rappresenta il 27% dei premi non vita complessivi, la fetta più grande dell’intero mercato. Lo scenario è molto variegato e in continuo movimento. Con una premessa da fare: i veicoli a zero emissioni hanno un profilo di sinistri diverso rispetto a quello delle auto tradizionali. Questo per caratteristiche intrinseche: capacità di accelerazione molto più veloce, processi di riparazione che almeno per il momento non tutte le officine sono in grado di svolgere. Un caso di studio interessante è quello della Norvegia, Paese che è avanti a tutti nel raggiungimento delle zero emissioni, dal momento che il governo punta a fare in modo che i veicoli elettrici rappresentino il 100% di quelli nuovi già entro il 2025.
Proprio dalla Norvegia arrivano alcune informazioni di non poco conto. Secondo l’assicuratore norvegese Gjensidige, infatti, il tempo medio di riparazione dei veicoli elettrici è significativamente più lungo rispetto alle auto convenzionali con motore a combustione. Ad esempio tutti i modelli di Tesla necessitano di circa il 49% di tempo in più per la riparazione. Si tratta di dati che delineano un quadro inflazionistico per i premi assicurativi dei veicoli elettrici, tuttavia si tratterebbe di una visione di breve periodo dal momento che il gap tra l’assicuratore di auto elettriche e quello di auto tradizionali si sta chiudendo man mano che aumenta la familiarità con la nuova generazione di veicoli.
Va registrato poi il calo del costo dei sinistri, con un impatto significativo sui premi. Quello del costo della batteria resta la nota dolente, anche se qualcosa sta cambiando: IHS Markit ha, infatti, stimato che il prezzo delle batterie prodotte in Cina dovrebbe mettere a segno un ulteriore -30% tra 2020 e 2027, mentre i dati del sondaggio BloombergNEF hanno mostrato come i prezzi delle batterie agli ioni di litio siano diminuiti negli ultimi dieci anni passando da 1.200 a poco meno di 200 dollari per kilowattora.
Davanti a questi trend gli assicuratori stanno approcciando al mondo delle auto elettriche con cautela viste le difficoltà incontrate dalla Norvegia come first-mover. Il focus per tutti è capire il profilo dei sinistri con veicoli elettrici sin da subito, questo può essere il punto di partenza per una crescita accelerata rispetto al mercato.