Focus giovani e pensione complementare: ecco tutti i vantaggi
Spesso i giovani non considerano l’importanza della pensione, ritenendola come un qualcosa che non li riguardi e che sia solo uno strumento a cui ci si deve affidare ad una certa fase della propria vita, ossia alla fine dell’attività lavorativa.
Numerosi, invece, sono i vantaggi della previdenza complementare pensati proprio per i giovani. Benefici che incentivano i giovani ad aprire al più presto un piano individuale pensionistico (PIP) o fondo pensione.
Con questo nostro approfondimento vogliamo provare a spiegare quali sono i vantaggi della previdenza complementare per i ragazzi.
In primo luogo la destinazione del TFR; un giovane che si avvia nel mondo del lavoro ha la facoltà di decidere sin da subito come destinare il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR), ossia se lasciarlo in azienda oppure destinarlo ad un fondo pensione al quale ha aderito.
In secondo luogo lo Stato prevede per le somme di denaro destinate ad un fondo pensione un sistema fiscale privilegiato, ossia:
- I contributi che ogni anno vengono versati sono deducibili dal reddito IRPEF fino ad un massimo di 5.164,57€ (beneficio previsto anche a favore dei genitori per i figli fiscalmente a carico), per cui l’agevolazione determina un risparmio in termini di minore imposte pagate pari all’aliquota fiscale più elevata applicata al reddito complessivo del lavoratore (ad esempio per un lavoratore che versa alla previdenza complementare contributi pari a 1.000 € ed è tassato con aliquota marginale irpef del 27%, il costo effettivamente sostenuto dal lavoratore sarà pari a 730€, con un risparmio fiscale pari a 270 €);
- I rendimenti maturati dal fondo pensione sono sottoposti all’imposta sostitutiva del 20%, più conveniente rispetto al 26% che è previsto per la maggior parte delle forme di risparmio finanziario. Sulla quota di rendimento determinato dal possesso di titoli di Stato o similari, la tassazione è pari al 12,5%;
- Le prestazioni finali, sia in forma di rendita che di capitale, sono tassate con un’aliquota del 15% che si riduce dell’0,30% per ogni anno di permanenza nel fondo oltre il quindicesimo, fino ad un’aliquota minima del 9%.
Anche l’orizzonte temporale è un fattore positivo per i giovani, dal momento che più quest’ultimo è di lunga ampiezza e più si avranno maggiori quantità di somme accantonate durante tutta la fase di accumulo; in questo modo, l’assegno pensionistico integrativo che si otterrà sulla base delle scelte di investimento effettuate sarà molto più sostanzioso.
Altro aspetto fondamentale riguarda l’impignorabilità ed insequestrabilità delle somme accantonate da parte di eventuali creditori del sottoscrittore medesimo.
Chi aderisce ad uno di questi fondi ha anche la possibilità di riscattare anticipatamente fino al 50% /100% in caso della perdita di lavoro o invalidità permanente, richiedere in qualsiasi momento, gli importi versati fino al 75% del capitale per spese sanitarie e dopo i primi otto anni dall’iscrizione fino al 75% del capitale per acquisto/ristrutturazione della prima casa e fino al 30% senza motivazione.
Per tutti i vantaggi sopra elencati, le soluzioni di previdenza complementare risultano molto convenienti anche per chi deve fare ancora il suo ingresso nel mondo del lavoro. Quando questi ultimi avvieranno il proprio percorso lavorativo, inoltre potranno mantenere la partecipazione al fondo avviata dal genitore o trasferire la propria posizione nella forma pensionistica collettiva di riferimento cui possono aderire in virtù del rapporto di lavoro, godendo del vantaggio del contributo datoriale. In tal modo potranno portarsi in dote la precedente anzianità di iscrizione che, sommandosi al nuovo percorso, può determinare benefici in termini di possibilità di richiedere anticipazioni e una ridotta tassazione delle prestazioni.